• Drone to Home: una parodia di Amazon Drone

    Dopo HBO, la Netflix, società che offre noleggio di DVD tramite internet e streaming online, prende di mira Amazon e i suoi piccoli elicotteri per consegne, meglio detti droni. Nel video di appena un minuto si vedono alcuni momenti di preparazione e consegna, o meglio “lancio” dei DVD ordinati da alcuni utenti e recapitati dal drone in modi alquanto discutibili ma precisi grazie alla localizzazione del vostro Smart Phone. Sarà consegnato “ovunque voi siate” dice il narratore, addirittura in bagno dove vediamo un uomo alle “prese” con un orinatoio! Drone to Home si chiama il nuovo servizio a domicilio descritto nel video parodia.

    L’offerta “reale” lanciata a Dicembre da Amazon direttamente da Bezos si chiama Amazon Drone e consiste nello sviluppo di una flotta di droni che permetterà la consegna immediata ed efficiente dei vostri ordini. Netflix non poteva che prendere la palla al balzo e usare la notizia come forma di pubblicità realizzando un spot ad hoc.

  • Apple: continua il caso ebook

    10 Luglio 2013: un giudice di New York dichiara Apple colpevole di aver creato una sorta di “cartello” sugli ebook, attuando pratiche anti concorrenziali in accordo con le case editrici. Dopo questa sentenza, Apple potrebbe pagare una multa da milioni di dollari. Sembrava finita e invece per Apple continua il caso ebook.

    Continua il caso ebook. A distanza di pochi mesi da quella sentenza, per l’azienda con sede a Cupertino c’è una concreta possibilità di dover pagare una multa da 840 milioni di dollari e questo perchè la Apple, dopo aver stretto accordi con le case editrici, abbia fatto innnalzare i prezzi degli ebook quasi del 15%, arrecando così un danno agli americani pari a 213 milioni di dollari.

    Continua il caso ebook. Per meglio comprendere di costa stiamo parlando, ecco in poche parole cosa faceva Apple. L’azienda guidata da Tim Cook impose un prezzo di vendita, che può essere considerato alto, a tutte le case editrici che volevano entrar a far parte del mondo di Apple e queste si adeguarono. Come è facilmente intuibile, questa operazione fece lievitare, non poco, il prezzo dei libri elettronici che venivano venduti online. Naturalmente, si tratta di una pratica scorretta perchè da un lato danneggia le case editrici dall’altro anche la concorrenza di altri siti come Amazon. Come detto, dopo la condanna del 10 Luglio 2013 ora bisognerà solo il prezzo da pagare.

  • Jammylizard, ottima cover ad un prezzo contenuto

    Per chi cerca un’ottima custodia per il proprio iPad mini una buona soluzione, dal costo davvero esiguo è la Jammylizard disponibile su Amazon,

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  • iPhone Color il 6 settembre – News da Amazon

    L’iPhone 5 color uscirà il 6 settembre, lo conferma anche Amazon.
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  • Google, Amazon e Facebook evadono il fisco in Italia!

    Il problema delle tasse non pagate da giganti della tecnologia in diversi paesi del mondo, sta scatenando un grosso movivento polemico anche a seguito del profondo periodo di crisi, e soprattutto adottando una serie di strategie che permettono di pagare tasse in paesi che richiedono il pagamento di tasse meno esose.
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  • Apple: il cartello degli eBook è finito!

    Apple e Amazon hanno trovato un accordo con lo scopo di mettere la parola fine alla causa legale, intrapresa nel 2011, relativa all’utilizzo della parola App Store per il negozio digitale di Amazon inaugurato nel 2011. Per Amazon la questione ha avuto un lieto fine, invece per l’azienda californiana la questione ha avuto un tragico epilogo.

    Qualche tempo fa, il Dipartimento di Giustizia americano ha intrapreso una causa legale contro Apple, accusandola di aver creato un cartello degli eBook volto a mantenere alti i prezzi e il tutto è stato possibile grazie alla collaborazione di alcuni grandi editori. Il giudice ha ritenuto fondate le accuse e di conseguenza ha giudicato Apple colpevole.

    La tesi dell’accusa. I fatti risalgono al tempo in cui alla guida dell’azienda che ha per simbolo una mela morsicata c’era Steve Jobs. Il visionario aveva avviato una sorta di collaborazione con alcuni importanti editori americani con lo scopo di “costruire” uno store digitale per la vendita di libri. Questi libri avevano un prezzo superiore al limite e inoltre ad Amazon non aveva l’opportunità di offrire ai propri utenti gli stessi libri a prezzi inferiori.

    Il giudice Denis Cote, di Manhattan, ha dichiarato Apple colpevole accusandola di aver usato delle pratiche illegali, e di conseguenza ha dato ragione all’accusa.

    Naturalmente, Apple non si è resa ed ha espresso l’intenzione di ricorrere in appello per continuare a difendersi da questa accuse infamanti e infondate. Quindi non resta che attendere gli sviluppi di questa faccenda e vedere se Apple sarà costretta a pagare una multa salatissima. Ma nonostante ciò sembra proprio che il cartello degli eBook sia finito!

  • L’ iPad è ancora il miglior tablet in circolazione

    Proprio così, ancora una volta la casa di Cupertino si dimostra un passo avanti rispetto alle concorrenti. Questa affermazione è stata confermata con un sondaggio effettuato dal sito J.D. Power che premia l’iPad come miglior tablet per la seconda volta consecutiva. Lo stesso dato vale anche per l’iPhone che è stato dichiarato miglior smartphone per la nona volta consecutiva, seguito dai prodotti di casa Samsung.

    Il sondaggio si è basato su 4 fattori:

    1. La facilità d’utilizzo
    2. Il design
    3. Le prestazioni
    4. Il costo

    Il risultato era dato in punti e l’iPad ha totalizzato ben 836 punti su 1000, seguito da Amazon, Samsung, Asus e Acer.  Qui di seguito potete vedere una foto riassuntiva.

    L’iPad, con questo sondaggio, si è dimostrato ancora una volta il miglior tablet al momento in circolazione, soprattutto grazie alla sua facilità di utilizzo che permette a tutti di utilizzarlo, anche i meno esperti, come bambini o anziani.

  • Apple e Yahoo: prove di matrimonio

     

    Dalla giornata di ieri, il web è invaso da alcune indiscrezioni secondo le quali Apple e Yahoo stiano cercando una più profonda collaborazione per cercare di integrare il più possibile i vari servizi del motore di ricerca all’interno di iOS.

    Può sembrare una “pazza idea” il fatto che due aziende concorrenti, sotto molti profili, decidano di “darsi la mano“, ciò accade più spesso di quanto si possa immaginare. Apple e Yahoo collaborano già da diverso tempo, infatti, l’azienda californiana già fa uso delle informazioni fornite da Yahoo, basti pensare ai servizi Meteo e alla Borsa che vengono integrati con le funzionalità messe a disposizione dall’assistente vocale Siri.

    Non sono ancora ben chiari i punti per cui le due società abbiano deciso di sedersi ad un tavolo “faccia a faccia”, ma quasi certamente riguarderà l’accesso, da parte della Mela, a servizi come Yahoo News ed ad altre proprietà web di Yahoo, andando ad aumentare le funzionalità di Siri.

    La notizia risulta molto veritiera considerando la “relazione complicata” che Apple ha con Google, che con il passare del tempo si avvicina sempre più al tramonto, basti pensare al client di Youtube in iOS6 o allo sviluppo di un proprio sistema che aveva l’intento di sostituire Google Maps.

    “La lotta tecnologica” si fa sempre più aspra, si aprono nuovi suoli dove potersi scontrare; una lotta che vede da una parte Samsung e Google e dall’altra Apple, ma ci sono anche altri schieramenti pronti a “scendere in campo” come ad esempio Facebook e il sottovalutato, ma dall’alto potenziale Amazon. Tuttavia le trattative che in queste ore sono in corso rappresenterebbero una spinta verso l’alto per Yahoo che mira ad approdare sui dispositivi mobili di ultima generazione.

    Staremo a vedere cosa ne verrà fuori dal momento che le due società in questione non hanno voluto rilasciare nessun tipo di commento.

  • Amazon ha paura dell’iPad mini e si vede…

    L’ingresso nel mercato dei tablet da 7 pollici da parte di Apple, ha sconvolto questo segmento. Continue Reading