• Apple acquisisce Beats, ma perchè?

    Dopo due settimane di trattative, finalmente Apple ha trovato un accordo per l’acquisizione di Beats Music e Beats Electronic, l’azienda che produce auricolari e cuffie di ottima qualità.

     

     

    Apple per l’acquisizione di Beats Musica ha dovuto “sborsare” l’enorme cifra di 3 miliardi di dollari, di cui 2,4 miliardi di dollari sono cash mentre la restante parte è in azioni Apple. A seguito di questa operazione, inoltre, Jimmy Iovine e Dr.Dre entreranno a far parte del team Apple.

    Ecco come Tim Cook ha commentato questa operazione: “La musica è una parte così importante nella vitta di tutti noi e, in Apple, occupa un posto speciale nei nostri cuori. Ecco perchè abbiamo continuato ad investire nella musica e stiamo portando insieme questi team straordinari in modo che possiamo continuare a creare i prodotti e i servizi musicali più innovativi del mondo”. 

    Di massima importanza è la cifra che Apple ha pagato per comprare la Beats Musica perchè stiamo parlando di 3 miliardi di dollari e sicuramente c’è qualche ragione in più rispetto a quanto detto dal timoniere di Apple. Partiamo dalla considerazione più banale, il fatto che l’anno scorso la Beats Music grazie alla vendita delle cuffie e degli auricolari ha incassato più di un miliardo di dollari, quindi il capitale investito dall’azienda con sede a Cupertino può essere recuperato in pochissimo tempo. Altro aspetto molto importante è che con ogni probabilità Apple ha deciso di “arruolare” Iovine e Dr.Dre perchè sono grandi artisti ma al tempo stesso gradi imprenditori, e noi sappiamo come il settore musicale di Apple è in netto ribasso. Queste due nuove figure serviranno per rilanciare iTunes, ,migliorare iTunes Radio e creare anche un servizio di streaming musicale.

    Un altro aspetto, secondo me, di grande importanza è il fatto che il target di riferimento di Beats Electronic sono i giovani quindi Apple avrà la possibilità di rivolgersi a milioni di teenager in tutto il mondo, rendendo il suo marchio ancora più forte. Poi, come detto prima, secondo me Apple non può più ignorare che i servizi di streaming musicale con abbonamento stanno prendendo piede, come ad esempio Spotify, e ben presto potrebbero sferrare un duro colpo ad iTunes dato che da un recente sondaggio è emerso che sono sempre meno le persone che comprano brani e album attraverso la piattaforma di Apple.

    Ciò, va contro la filosofia di Apple, in quanto Steve Jobs è sempre stato contrario ad offrire ai propri utenti un abbonamento per lo streaming musicale ma con i tempi che corrono la Mela si è dovuta adeguare.

  • I costi segreti di iTunes Radio

    Recentemente il Wall Street Journal ha pubblicato un articolo riguardo ai costi di iTunes Radio, il nuovo servizio di streaming musicale creato da Apple che sarà integrato su iOS 7. iTunes Radio è un servizio gratuito per gli utenti in quanto trae guadagno dalle pubblicità e dai banner e parte del ricavato andrà alle case discografiche.

    “Durante il primo anno di iTunes Radio, Apple dovrà pagare circa 0,13 centesimi ogni volta che una canzone verrà riprodotta, più il 15% degli incassi netti delle pubblicità, una cifra proporzionata con quanto avviene con la musica acquistata su iTunes. Nel secondo anno, la cifra aumenterà a circa 0.14 centesimi, più il 19% degli incassi pubblicitari”. Questo è quello che si legge sul Wall Street Journal a proposito di quanto detto poc’anzi.



    A questo punto è doveroso fare un paragone con la concorrenza che offre lo stesso tipo di servizio. Per fare il nostro paragone prendiamo in considerazione Pandora che paga 12 centesimi per ascolto. E’ facilmente deducibile che l’azienda californiana, dato il vasto numero dei suoi utenti, paga di più rispetto alla concorrenza.

    Infine ricordiamo che iTunes Radio sarà disponibile negli Stati Uniti a partire da quest’autunno, ovvero quando sarà rilasciata la versione ufficiale di iOS 7, e successivamente il servizio di streaming musicale di Apple sarà disponibile anche per gli altri Paesi.

     

  • In iOS 7 per iPad iTunes Radio funziona anche in Italia! (ESCLUSIVA Clipper Store.com)

    Provando la seconda beta di iOS 7 che introduce il supporto per iPad e iPad mini abbiamo notato che è possibile utilizzare iTunes Radio anche con un account italiano. Continue Reading

  • iOS 7 innovazioni ma non per tutti

    Da poco si è concluso uno degli eventi più attesi dell’anno, il WWDC e durante questo Apple ha presentato iOS 7, il nuovo sistema operativo mobile, un sistema rivoluzionario ma che per certi versi si rifà molto a quello utilizzato dalla concorrente numero 1. IOS 7 ha apportato importanti modifiche ma soprattutto ha introdotto importanti innovazioni che però non sono destinate a tutti i dispositivi come ad esempio i filtri e AirDrop.

    IOS 7 ha innovato l’applicazione nativa Fotocamera in quanto questa permetterà di scattare foto quadrate, adatte per Instagram, ma soprattutto la possibilità di aggiungere i tanto desiderati filtri. Il funzionamento è il seguente: iOS 7 applica il filtro direttamente sulla foto originale. Facciamo un esempio per meglio comprendere:

    Decidiamo di scattare una foto in bianco e nero, a questa potrà essere inserito un ulteriore filtro dal momento che la foto originale è nascosta all’interno. In questo modo sarà sempre cambiare idea o tornare sui vecchi passi. Tuttavia questa funzione non sarà disponibile per i possessori di un iPhone 4.

    Altre innovazione destinate a pochi. La funzione Airdrop come i filtri, non sarà disponibile per i seguenti dispositivi: iPhone 4S, iPad 2 ed iPad 3. Stesso discorso, in questo caso più banale, per Siri, infatti l’assistente vocale sarà disponibile solo per le versioni che già possono contare sull’appoggio di Siri.

    Una bella novità e compatibile per tutti gli idevices è iTunes Radio, il servizio di streaming musicale destinato a far concorrenza a Spotify e Pandora.

  • Arriva iRadio ma si chiama iTunes Radio

    Questo Keynote Apple ha davvero sconvolto le aspettative di tutti noi. Arriva la famosa iRadio ma col nome di iTunes Radio.
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