La retina artificiale per leggere il Braille.

L’École Polytechnique Fédérale de Lausanne, in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, sta sviluppando una retina artificiale e digitale che potrebbe essere la soluzione ideale per i non vedenti che potranno così più velocemente e comodamente il linguaggio Braille.
Come funziona?
I caratteri in Braille vengono inviati tramite segnali luminosi agli occhi del paziente, una microcamera integrata nella protesi li capta e li trasmette direttamente al cervello. Questa tecnologia permetterebbe anche di riconoscere ostacoli sul proprio cammino e di avvertire in tempo grazia a ben 60 sensori integrati in pochissimo spazio. Dopo una semplice operazione che collega questa protesi alla retina sarà sufficiente indossare degli speciali occhiali che percepiscono il segnale, lo decifrano e lo inviano alla protesi.

Ma esiste un innovazione ancora più grande che potrebbe facilitare la vita a molti.

È infatti in fase di sviluppo anche un incredibile traduttore Braille molto diverso da qualsiasi cosa vista fin ora.
Si tratta di un speciale ditale hi-tech, basta scorrere il dito su qualsiasi testo e questo gioiello tecnologico, grazie alla sua tecnologia miniaturizzata, si occuperà di tradurre il testo che l’utente percepirà come fosse Braille sul proprio polpastrello grazie a un feedback tattile.
Come funziona?
Si indossa come un normale ditale all’indice e funziona grazie a una serie di sensori che comunicano tra loro per decifrare da un lato e “inviare segnali” dall’altro con gli altri componenti interni.
Con una videocamera che riconosce il testo e un processore interno che comunica con un database i testo “tradotto” in braille viene percepito dal dito.
Le sue applicazioni potrebbero anche coinvolgere la rete: sarà possibile infatti ricevere le ultime news o i feed dei blog via RSS, ma anche riprodurre al tatto interi libri o messaggi testuali via Bluetooth e così via.