Venticinque spiagge ‘a misura di bambino’, bandiere verdi dai pediatri!

Morbide distese di sabbia, ombrelloni ben distanziati, mare pulito e acqua bassa vicino alla riva. Ma anche servizi, gelaterie, pizzerie, attrezzature per fare sport e locali. Da Lignano Sabbiadoro in Friuli a San Teodoro in Sardegna sono 25 le località ad essersi aggiudicate le bandiere verdi dei pediatri. Anche quest’anno infatti ‘OK-La Salute prima di tutto’ (mensile di salute e benessere di RCS Periodici, diretto da Eliana Liotta) assegna le sue bandiere verdi alle spiagge migliori d’Italia per le famiglie con bambini.

A premiare le località sono 418 pediatri, che hanno scelto le mete “in base a una serie di parametri – spiega all’Adnkronos Salute Italo Farnetani, docente a contratto di comunicazione scientifica all’Università di Milano Bicocca, che ha condotto il sondaggio in collaborazione con la Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps) – cioè: spiaggia con sabbia (e non scogli, ghiaia o ciottoli); arenile ampio; ombrelloni distanziati e presenza di soccorritori; mare pulito con acqua bassa vicino alla riva; strutture ricettive in prossimità della spiaggia; adeguato numero di negozi, trattorie, pizzerie e gelaterie dove svagarsi dopo i tuffi”.

Fra le novità “quest’anno abbiamo visto che, secondo i pediatri, la vita e il rumore di località vivaci e mondane non sono da evitare se si parte con il bimbo, anzi: la vacanza al mare per essere ideale deve essere adatta a tutta la famiglia”, dice Farnetani, che dal 2008 ha condotto annualmente l’inchiesta su un campione di pediatri per individuare località e spiagge più adatte ai bambini. All’inizio sono state selezionate 51 località, 26 definite ‘mondane’, in cui ci fossero attrezzature e strutture di accoglienza e divertimento. L’anno scorso è stato realizzato un ulteriore elenco con 25 località in cui l’arenile e l’acqua avessero le stesse caratteristiche, ma la natura prevalesse: dunque più ‘naturali’.
“Una scelta così chiara da parte dei pediatri, tratta da un campione ampio, congruo, significativo ed eterogeneo, acquisisce il valore di un’indagine scientifica. E dimostra – insiste Farnetani – che ai bambini non servono solo le spiagge isolate, con gli alberi alle spalle, riparate dal vento, o senza rumore, ma al contrario per le famiglie di oggi sono molto adatte le località in cui ci sia animazione, attività, strutture ricreative e impianti sportivi”. Come hanno commentato alcuni pediatri partecipanti all’indagine: “Quando stanno bene i genitori stanno bene anche i bambini“.

L’indicazione dei pediatri è dunque quella di privilegiare le località attrezzate, in cui i genitori possano divertirsi, giocare a tennis, incontrare amici, a prendere un aperitivo. E i bimbi avere anche un parco giochi e attrezzature ad hoc.
E se nella top 25 ci sono anche spiagge ‘naturali’, Marina di Grosseto, Porto San Giorgio e Vasto, ci sono comunque anche grandi centri abitativi. L’unica località più isolata è Capo Coda Cavallo che, come hanno fatto notare alcuni pediatri, è bellissima, ma i genitori per andarci con i bambini devono affrontare qualche disagio. “Il bambino, dai tre anni in poi, e soprattutto dopo i sei anni, ha bisogno di frequentare il gruppo dei coetanei, pertanto vivere in ambienti isolati lo priva di questa opportunità. Inoltre – prosegue il pediatra – per crescere il bambino necessita di stimolazioni dall’ambiente, che favoriscono lo sviluppo cerebrale. Pertanto è preferibile un ambiente ricco di stimoli, anche se talvolta rumorosi, al silenzio”.

Il criterio seguito nella scelta della località è stato quello di individuare località distanti fra loro, in modo da avere una omogenea distribuzione in tutto il territorio nazionale. Ci sono state pochissime eccezioni, in particolare le vicine Iesolo e Lido di Venezia, in quanto rappresentavano due offerte turistiche diverse, più familiare Iesolo, più esclusiva il Lido di Venezia. Negli altri casi, è stata scelta una sola località, dato che la tipologia di offerta era omogenea. Da questo primo elenco sono state escluse le spiagge della Liguria perché non ottemperavano ai requisiti richiesti: infatti, pur essendo alcune in sabbia, non offrivano spazi sufficienti per poter far giocare i bambini. “Quest’anno è stata effettuata un’ulteriore indagine. Un gran numero di pediatri italiani universitari, ospedalieri, di famiglia, appartenenti a tutte le regioni, ha compilato un questionario con, in ordine alfabetico, le 51 spiagge selezionate negli anni precedenti. Ai pediatri veniva chiesto di esprimere tre preferenze”. L’indagine è stata condotta anche in collaborazione con la Sipps, che ha inviato il questionario a tutti i suoi iscritti. Hanno risposto 418 pediatri. Dall’analisi delle risposte emerge che i pediatri hanno espresso preferenze sull’intero territorio nazionale, e che nella top 25 prevalgono le località ‘mondane’. Tutte le 51 località hanno vista confermata l’assegnazione della propria bandiera verde, dato che ognuna ha ottenuto preferenze dai pediatri. L’indagine ha permesso di individuare le località che hanno ottenuto più preferenze, quelle risultate più adatte ai bambini secondo il maggior numero di pediatri. Ebbene, se analizziamo le prime dieci, si nota come siano appartenenti a tutte le regioni italiane, dalla Sicilia al Nord-Est. E che sono presenti in massa le località ‘modaiole’.

Ecco dunque, in ordine ‘geografico’, le 25 località su cui sventola la bandiera verde 2011, pubblicate sul numero di giugno del mensile, che si avvale della consulenza scientifica della Fondazione Umberto Veronesi: Friuli Venezia Giulia: Grado, Lignano Sabbiadoro,Veneto: Lido di Venezia, Emilia Romagna: Cervia, Riccione, Toscana: Marina di Grosseto, Viareggio, Lazio: Sabaudia, Sperlonga, Marche: Porto San Giorgio, San Benedetto del Tronto, Abruzzo: Giulianova, Vasto Marina, Campania: Palinuro, Puglia: Gallipoli, Ostuni, Vieste, Calabria: Isola di Capo Rizzuto, Soverato, Sicilia: Marina di Ragusa, San Vito Lo Capo, Tre Fontane, Sardegna: Alghero, Capo Coda Cavallo, San Teodoro.