STAY HUNGRY:Nulla è come sembra

Da pochissimi gioni è sbarcata sull’App Store una nuova app tutta italiana, sviluppata da Salvatore Castaldi un ragazzo di 22 anni che nutre un grande passione  per l’informatica, stiamo parlando di Stay Hungry.

 

“Rimanere affamati”, tradotto in italiano, si colloca a metà strada tra un’app di intrattenimento e un puzzle game, cioè un casual game. Il gioco è formato da quattro capitoli, ognuno costituito da vari livelli, il cui obiettivo è quello di fare meno punti possibili, aspetto questo che contrasta la concezione usuale di un gioco. Questo gioco vuole fornire una forma d’intrattenimento inconsueta e bizzarra, leggera ma al tempo stesso non di semplice conclusione. Stay hungry è caratterizzato da un’interfaccia pulita e minimale, curato nei dettagli e a fare da sfondo ai vari livelli ci sono i colori dell’arcobaleno che cambiano gradualmente solo per pochi pixel anche se apparentemente la cosa non è percettibile. Importante è anche la presenza della componente social che permette di condividere i nostri punteggi con i nostri amici.

Io in tutto ciò che scrivo cerco di esporre il mio punto di vista e anche questa volta non potevo certo esimermi, personalmente ho provato quest’app e ho alcune considerazioni da fare. Innanzitutto quando ho usato l’espressione “tutta italiana”, era un po’ per scherzare, perchè non condivido a pieno la scelta di usare un nome inglese per definire un’applicazione sviluppata da un italiano, forse perchè “Rimanere affamati” era poco orecchiabile ma l’ideatore avrebbe potuto chiamarla non so “A bocca asciutta”………………… Seconda cosa molto più importante è che le caratteristiche  dei casual games sono quelle di essere facili da padroneggiare ma al tempo stesso in grado di coinvolgere, e personalmente non ho riscontrato in questo gioco nè l’una nè l’altra caratteristica. Infatti dopo pochi minuti mi sentivo frustrato, perchè è facile capire ciò che ci viene chiesto di fare un pò meno realizzarlo, dal momento che la giocabilità a mio avviso va rivista per essere migliorata. Riporto un esempio: al terzo livello del primo capitolo ci viene chiesto di premere il cd più piccolo, ma la difficoltà non consiste nell’individuarlo ma sta nel premerlo, perchè inevitabilmente si finisce per premere quello di fianco. Un altro aspetto da non trascurare è che l’app non è gratuita ma costa 0,89 Euro, una cifra irrisoria per moltissimi ma io sono del parere che quando una qualsiasi cosa è a pagamento deve offrirmi di più rispetto al gratis, infatti non è difficile trovare altri giochi dello stesso genere, a mio parere più completi, totalmente gratuiti. Questo è quello che penso e naturalmente rimane pur sempre un mio, e sottolineo mio, punto di vista nei confronti di un’applicazione che mi è stato chiesto di recensire. Resta il fatto che per potermi contraddire, e scusate se ve lo ripeto, dovete “Sborsare” 0,89 Euro per un ‘app che io ho cancellato dopo una ventina di minuti