L’analista Daniel Burrus, in un articolo molto interessante pubblicato di recente sul web, ha fatto sapere il suo punto di vista sugli UIEA (Ultra-Intelligent Electronic Agent), ovvero quegli assistenti virtuali molto simili come funzionamento a Siri.
Stando a quanto dichiarato dall’esperto, in futuro sempre più dispositivi portatili saranno dotati di questo genere di riconoscimenti vocali avanzati, tanto che la gente userà sempre meno le ricerche tradizionali attraverso motori come Google.
In effetti, il ragionamento non fa una piega: perchè perdere tempo a cercare un sito su pagine e pagine di risultati, quando l’assistente virtuale potrebbe fare tutto il lavoro al posto nostro? Ovviamente gli algoritmi di elaborazione dei dati devono essere ancora affinati per bene, ma siamo sulla buona strada.
Qui di seguito vi riportiamo un estratto del pensiero di Burrus:
“Cosa rende Siri un UIEA rispetto all’app di Google che utilizziamo sugli smartphone? Siri e i suoi competitor sono collegati ad un super-computer in the Cloud che può frugare tra tutti i database e i feed del mondo. Ha accesso ad una quantità crescente di informazioni che proviene da ogni luogo”.
“Possiamo già vedere quanto stia affermandosi questa tecnologia con Siri e coi suoi competitor emergenti. E dato che la banda, lo storage e il potere computazionale crescono esponenzialmente, vedremo versioni sempre più avanzate degli UIEA saltare rapidamente sul treno della novità“