iOS 7: rinascita o declino…

Il 10 Giugno si avvicina, in questa data, nel corso della conferenza di apertura del WWDC 2013, Apple mostrerà al mondo il nuovo major update del suo sistema operativo per dispositivi mobile: iOS 7.

iOS, dalla sua comparsa sulla scena nel 2007, è rimasto, quasi completamente, uguale a se stesso. Questo ci fa rendere ancora più conto di come sia stato un OS rivoluzionario, essendo riuscito ad appassionare milioni di utenti a distanza di 6 anni; un’era geologica nel campo della tecnologia.

Siamo chiari, iOS piace ancora, la filosofia, l’ottimizzazione e la fluidità del sistema non sono mai stati raggiunti dai concorrenti.

Quello che milioni e milioni di utenti chiedono è soprattutto una nuova interfaccia grafica e delle funzionalità che andrebbero a completare l’esperienza d’uso generale (non è possibile che non abbiamo ancora la possibilità di attivare delle funzioni, rapidamente, attraverso dei toggles, per esempio)

La speranza che tutto questo sarebbe accaduto con iOS 7 è nata quando, nel Dicembre scorso, è stato licenziato Scott Forstall, a capo dello sviluppo della divisione mobile di Apple e sostituito con John Ive, già a capo, invece, della divisione hardware. Non una semplice sostituzione di una persona rispetto ad un’altra, ma un cambio di filosofia per quanto riguarda il design.

Infatti, la certezza è che John Ive abbandonerà lo stile skeumorfirmico tipico di iOS, che consiste nel ricreare, nell’interfaccia grafica, uno stile che riprende elementi della realtà, emblematica è la grafica dell’app Note, Bussola, Calcolatrice o Memo Vocali.

L’interfaccia di iOS 7 dovrebbe essere, per questo motivo, molto più minimale e “piatta“, e in un certo senso Apple ci ha dato un assaggio di tutto ciò con il nuovo layout grafico dell’app Podcast.

Il passo falso con iOS 6 non può essere ripetuto, Apple ha bisogno di una rinascita, di una rivoluzione, deve staccarsi dal passato, da quella Apple di Steve Jobs, la cui memoria è ancora vivissima e la
cui personalità e confronto sta diventando un macigno sulla società, in modo da crearsi una identità nuova in grado di imporsi nuovamente, stando sempre un passo avanti e “reinventando il futuro”…